Ma spesso è proprio dai trend più improbabili che nascono le occasioni di rilancio;
anzi, di rinascita.
E la fotografia (tradizionale) è una di queste.
C’ERA UNA VOLTA IL LAMPO – DIETRO LA MACCHINA DA PRESA.
E IL FLASH – QUESTO SCONOSCIUTO 🤔
Per la generazione Z e gli ignari di fotografia, il flash si genera per effetto della combustione della polvere di magnesio, innescata da una torcia.
Oggi è una lampada allo xeno che fa tutto il lavoro, perciò anche il “lampo” – il tipico effetto
che seguiva la combustione – è quasi solo un ricordo, un poster ingiallito alla Jules Cheret.
Ha accompagnato generazioni di fotografi e, a distanza di anni,
non solo la vecchia guardia ma anche una certa fetta di amatori guarda a quel lampo con attrazione.
Nostalgia per gli uni. Sofisticazione per gli altri.
Da tempo i guru del marketing ci hanno visto un trend,
ma è solo con la fatica di Stephen Brown che – da pochi anni – abbiamo
un nome (molto glamour, a dir la verità):
repro.
Il digitale ha velocizzato le pratiche di consumo. MA I RITUALI, QUELLI PERMANGONO SEMPRE.
— Lamponemedia
Qui da noi non siamo molto avvezzi agli acronimi, e
preferiamo il più prosaico Marketing Nostalgia.
…
Ma forse c’è di più nel nuovo e illibato risveglio del flash al magnesio ▶
- ci sono i suoni – il brusio da rumore bianco che accompagna lo scatto
- ci sono i tempi – quelli meticolosi, di preparazione, e le fasi.
Un rituale in piena regola.
Ecco: il rito, la preparazione…
Cose che oggi parrebbero disperdersi nel vento di internet come le microscopiche particelle al magnesio
che fumigano dopo lo scatto.
Ecco quindi il paradosso, l’ossimoro della (buona) comunicazione: immediata, e studiata.
— Lamponemedia
Il digitale è velocità, dinamismo, immediatezza: non c’è mica tempo di posare,
le stesse pratiche di Instagram quasi bannano lo sguardo in camera a favore di (finti) scatti rubati:
lo #sneakpeek avanza.
Ma anche le cose belle possono essere veloci, anche le cose belle possono farsi “in un lampo”.
- Competenze (viepiù trasversali)
- asset che si intrecciano tra loro
- sentire e percepire il profumo e gli odori della vita – in tutte le sue sfaccettature…
le credenziali del fotografo 2020 sono un bel paio di spalle robuste, oltreché una reflex (digitale? Perché no…)
Proprio come quei fintissimi scatti sorpresa – e qui interviene il professionista –
che fanno la standing ovation sui social.
Perché lì prendi i K-mila followers – ma quello è proscenio, numero empirico:
è il visibile.
La comunicazione – quella vera – si consuma dietro le quinte, in laboratorio,
dove falangi allenate e teste pensanti uniscono le forze e creano i presupposti.
I condensatori vibrano.
Ecco lo scatto.
Il circuito si apre.
Ecco il lampo.
Anzi no: il lampone.